UN SALERNITANO, CICLISTA PER VOCAZIONE, VALORIZZA L’OLTREPO’ PAVESE
Abbiamo il piacere di raccontare una bella storia di un ragazzo salernitano, Donatello De Felice, trasferitosi al Nord, diversi anni or sono e grande appassionato di ciclismo.
Una storia fatta di sacrifici, passione, spirito di iniziativa, competenza. Valori, questi, che hanno caratterizzato il buon operare del nostro concittadino che negli ultimi anni ha saputo valorizzare un territorio, quello dell’Oltrepò pavese, dove attualmente organizza un gran numero di attività ed eventi legati al ciclismo.
“Il ciclismo era di casa. Mio padre è sempre andato in bici e ci va tuttora. A 6 anni ho sostenuto le prime gare amatoriali e poi ho sempre seguito l’attività di mio padre in tutte le organizzazioni delle gare a Salerno e Provincia. Questo mi ha consentito di conoscere bene cosa c’è dietro l’organizzazione di un evento ciclistico e con il tempo ho potuto migliorare le mie capacità organizzative e gestionali”.
Ci raccontaci la tua storia del trasferimento al Nord?
“Sono arrivato a Pavia nel 1998 ma solo nel 2004 ho ripreso la bicicletta, qui nel pavese, dopo uno stop di 25 anni. La bici e’ una vera e propria passione di tutti: le stime dicono che, in questa zona, almeno 1 su 5 va in bici. Il territorio e i percorsi spettacolari dell’Oltrepò fanno crescere la voglia in me di continuare quello che papa’ ha fatto a Salerno per oltre 30 anni”.
Ci racconti la tua esperienza, in questo sport, nella zona dell’Oltrepò?
“Nel 2012 ho creato il Team Elia partendo con solo 7 tesserati per arrivare nel 2016 con circa 50 iscritti. Attualmente sono responsabile regionale di ASI ciclismo, che è un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e organizzo tante gare sia su circuito sia in linea”.
Quali sono le difficoltà che incontri o che hai incontrato in questi anni?
“Devo riconoscere che all’inizio non è stato per niente agevole inserirmi in questo mondo e in questa realtà, totalmente nuove per me, ma mi riconosco la bravura di aver compreso le esigenze del ciclista “locale”. Le attuali criticità sono legate alla reperibilità di risorse economiche e di fondi per organizzare gli eventi. Senza sponsor, organizzare non e’ semplice, però i tanti sacrifici vengono ripagati dai numeri che sono a nostro favore e ci danno la misura della bontà del lavoro svolto: infatti le nostre gare sono seguitissime e vengono atleti da tutto il nord Italia”.
Quali iniziative porterai avanti nell’immediato e progetti per il futuro?
“Nelle prossime settimane sarà al via la terza edizione del giro dell’Oltrepò, che prevede 10 tappe, ed anche quest’anno, come per le passate edizioni, contiamo di fare grossi numeri di partecipanti. Per il futuro l’obiettivo e’ quello di estendere il giro dell’Oltrepò, non solo nella zona di Pavia, ma anche in altre regioni. Nella sostanza ipotizziamo dei percorsi seguendo la direttrice del corso del grande fiume”.