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Usd Salsasio, una scuola calcio per curare l’autismo

Un calcio…all’autismo. Potrebbe essere il titolo di questa storia ambientata a Borgo Salsasio, una frazione di 7 mila abitanti del Comune di Carmagnola, a 30 km a sud di Torino. Da quasi trenta anni in quella zona è attiva una società sportiva, la Usd Salsasio, che nasce inizialmente come polisportiva, mentre oggi si occupa esclusivamente di calcio, tennis e della gestione di un centro sportivo. Accanto alla prima squadra che milita in seconda categoria, da qualche anno è nato il centro calcistico di base, rivolto ai bambini e ragazzi fino a 14/15 anni. Nell’estate 2017 prende corpo l’idea di creare una squadra di calcio a 5 formata da ragazzi autistici adulti. L’intuizione nasce dopo un incontro tra Giuseppe Quattrocchio, Presidente della società, e Antonella Cavallini, presidentessa dell’Associazione Angeli di Ninfa, che si occupa di seguire ragazzi autistici. “Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’idea e ci siamo lanciati in questo progetto unico in Piemonte e secondo in Italia”, racconta l’addetto stampa della Società Ivan Quattrocchio. A settembre 2017 l’inaugurazione che ha visto la presenza di diversi ex calciatori, tra cui Gigi Lentini, Andrea Gasbarroni e Simone Barone. E poi l’avvio delle attività:”I ragazzi autistici, seguiti dal Centro Villa Ottavia di Piobesi d’Alba, ogni settimana vengono accompagnati dagli educatori nei nostri campi da calcio, dove alcuni dei nostri allenatori si occupano di insegnargli gratuitamente il gioco del calcio”, prosegue Ivan Quattrocchio, “nel primo anno di attività i nostri due allenatori, Francesco Desogus e Gianluca Racca, hanno pensato soprattutto a creare un gruppo e a stabilire delle relazioni con i ragazzi e tra i ragazzi stessi. Hanno curato soprattutto l’aspetto della fiducia reciproca. Quest’anno invece il gruppo si è consolidato e i ragazzi iniziano ad avere una maggiore fiducia verso i nostri tecnici. Per una crescita professionale ed umana per tutti noi. Sono esperienze di vita che ci fanno capire tante piccole cose”. Il feeling tra tecnici e ragazzi autistici migliora giorno dopo giorno:”Ormai tra di loro c’è un’ottima sintonia, i ragazzi quando arrivano al campo vanno incontro agli allenatori, si abbracciano, si vede che stanno bene”. E poi ci racconta un simpatico aneddoto:”I ragazzi giocano sempre con palloni gialli e blu. Un giorno il tecnico ha usato, per sbaglio, dei palloni di un altro colore e i ragazzi si rifiutavano di calciare. Il mister non capiva il motivo, poi l’intuizione: cambia i palloni, prendi i soliti palloni gialli e rossi e così i ragazzi riprendano a calciare”. Attualmente i ragazzi, una decina in tutto di età compresa tra i 18 e i 30 anni, svolgono solo allenamenti e giochi con la palla:”Non facciamo ancora partite perchè non ci sono altre squadre con le nostre caratteristiche”. Però c’è piena soddisfazione per i risultati raggiunti dopo un anno e mezzo di attività:”Per noi lo sport è un veicolo di socializzazione e un modo per integrare questi ragazzi tra di noi. Ormai fanno parte della nostra famiglia e ne siamo davvero contenti. E’ un progetto che coniuga sia l’aspetto sociale che sportivo e consente ai ragazzi di stare all’aria aperta”. Un progetto che la società Salsasio intende portare avanti, sperando anche nell’aiuto delle istituzioni: “Ci piacerebbe portare delle migliorie al nostro centro sportivo, ma ci vogliono dei finanziamenti importanti. Stiamo predisponendo un progetto articolato e ben strutturato da presentare agli enti competenti”. Parole di gratitudine da parte del Presidente Quattrocchio:”Ci tengo a ringraziare tutti coloro che in vario modo lavorano per far crescere la nostra associazione sportiva, ringrazio gli allenatori che seguono la nostra squadra speciale dei ragazzi autistici. Sono orgoglioso di avere una squadra così, la nostra è una bellissima famiglia!”.

Fonte foto di copertina: Ivan Quattrocchio

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