VERGNANI (ALLENATORE NAZ. AMPUTATI):”QUESTO EUROPEO E’ UNA LEZIONE PER TUTTI GLI SPORT”
Dopo la finalissima Turchia-Inghilterra, vinta dai padroni di casa davanti a 40 mila spettatori entusiasti, abbiamo raggiunto telefonicamente Renzo Vergnani, allenatore della nazionale italiana, che si è dichiarato molto soddisfatto per il quinto posto raggiunto dai suoi ragazzi:”Direi che il quinto posto è un risultato molto soddisfacente. Prima dell’inizio della competizione avrei messo la firma su questo risultato. Davanti a noi ci sono squadre molto forti e quindi essere arrivati fin qui ci riempie d’orgoglio. Potevamo arrivare quarti battendo la Spagna, però gli spagnoli sono arrivati quarti perdendo le due ultime partite. Noi invece siamo arrivati quinti vincendo le ultime due partite. Quindi abbiamo confermato sul campo tutto il nostro valore e ci siamo rafforzati sempre di più battendo la Francia e l’Irlanda. Questo Europeo è stata un’esperienza fantastica per tutti i ragazzi. Ci siamo ritrovati come squadra, anzi ci siamo formati come squadra. La sconfitta nei quarti contro la Spagna è stata determinante nel processo di crescita, perchè prima del match pensavamo di essere forti e dopo la sconfitta ci siamo ridimensionati. Ma poi abbiamo fatto gruppo e ci siamo ritrovati ancora più forti di prima e questa è stata una cosa meravigliosa. E ora siamo consapevoli davvero di quello che siamo. Guardiamo avanti con fiducia, anche in vista del Mondiale che giocheremo in Messico l’anno prossimo. Nei prossimi mesi abbiamo diversi impegni, un triangolare con Inghilterra e Irlanda, giocheremo a Vicenza contro il Belgio, per prepararci al meglio al Mondiale dove vogliamo far vedere quanto valiamo. Siamo tutti contenti e stasera concludiamo questa esperienza con una bella festa. Prima abbiamo assistito alla finalissima tra Turchia e Inghilterra, che si è giocata nello stadio del Besiktas davanti a 40mila spettatori. Uno spettacolo, una cosa eccezionale! Credo che in nessuna altra parte del mondo si possa vedere una cosa del genere. Questa è la dimostrazione che lo sport non ha solo una faccia bella o una faccia brutta, lo sport è solo uno sport. Non c’entra se giochi con le stampelle, se ti manca una gamba o un braccio. Il bello dello sport è proprio questo: se gioca la squadra della tua nazione sono tutti lì a tifare per te. Dovrebbe essere una lezione per tutta l’Europa e per tutti gli sport”