Home / ALTRI SPORT  / Vincenzo Boni, un campionissimo anche nella sconfitta

Vincenzo Boni, un campionissimo anche nella sconfitta

“Ho aspettato un po’ prima di mettere per iscritto il bilancio di questi mondiali, ho preferito analizzare a mente fredda come sono andate le cose facendo un’analisi del perché non sono andate come avrei voluto“. Inizia così la riflessione social di Vincenzo Boni, campione affermato nel mondo paralimpico, lo ‘scugnizzo d’oro’ del nuoto, all’indomani dei recenti Mondiali tenutosi a Londra. “Ho abituato me stesso, e chi mi segue, a risultati importanti, e fino ad ora, nella mia breve carriera agonistica, ancora non mi era capitato di tornare a casa a mani vuote”. In effetti il nuotatore napoletano classe 1998, nella sua ancora giovane carriera, ha già collezionato record e medaglie in quantità industriale, bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, oro agli Europei di Dublino e argento ai Mondiali di Glasgow e di Città del Messico. Vincenzo torna a bocca asciutta da Londra, ma la sua analisi è serena. Anche da questi particolari emerge la sua forza e la sua stoffa di vero campione: “Non sto qui a scrivere cosa è andato e cosa no, ma è dalle batoste che si impara di più. Le vittorie francamente insegnano quasi nulla, portano con esse la gloria e la gioia, tua e di chi ti sta intorno.. è dalle sconfitte che ti viene servito il conto, su come sono andate realmente le cose e su chi ti sta intorno solo per salire sul carro dei vincitori”. Il pensiero va poi a chi gli è stato sempre vicino: “Il rammarico più grande è quello di non aver dato un giusto riconoscimento a chi anche quest’anno ha fatto sì che io arrivassi ad una competizione del genere, alla mia società sportiva, al mio allenatore, a chi ci è sempre stato per rimettermi in sesto, e a chi ha speso il suo tempo, e non solo, per me”. Riavvolgendo il nastro del suo Mondiale, ecco il suo pensiero: “E’ stato un campionato del mondo contraddistinto da emozioni contrastanti, all’insoddisfazione e al rammarico per non aver raggiunto una medaglia, ne faceva da contrasto l’immenso onore e la gioia dell’aver portato il tricolore all’apertura dei campionati”. A regalargli un sorriso (e tante medaglie) ci ha pensato la sua fidanzata, la torinese Carlotta Gilli, che ha vinto ben sei medaglie (3 ori, due argenti e un bronzo): “Ho gioito per le medaglie conquistate dalla mia ragazza come se fossero mie, così come è stata forte l’emozione nel sapere che l’Italia si era piazzata prima nel medagliere, vincendo così il mondiale”. Vincenzo Boni è campione vero, è già pronto per affrontare le prossime sfide: “La stagione che verrà sarà una delle più importanti per la mia carriera, ora quindi un po’ di meritato riposo, nonostante tutto, per poi ritornare in vasca per continuare a perseguire i propri obiettivi e raggiungere i grandi traguardi a cui punto, perché nonostante tutto non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta”.

Nonostante questa sconfitta inaspettata Vincenzo Boni resta un campione nel nuoto e nella vita, un campione da Bello dello Sport.

Foto Augusto Bizzi

mesposito_it@yahoo.it

Il miglior modo per predire il futuro è crearlo!