VIRTUS VECOMP VERONA: UN SOLIDO ESEMPIO DI PROGRAMMAZIONE CON LO SGUARDO PUNTATO AI GIOVANI
“Siamo partiti dalla prima categoria sognando di raggiungere grandi traguardi e in questi anni abbiamo ottenuto grandi soddisfazioni, programmando ed evitando passi troppo grossi. Quest’anno ero davvero convinto che la squadra era pronta a questo salto”. E’ un soddisfatto direttore sportivo della Virtus Vecomp Verona, Adriano Zuppini, a raccontarci il successo della formazione scaligera (la terza squadra di una città tra i professionisti, cosa che era successa solo alla Lodigiani negli anni ottanta ndr).
Dopo un campionato vissuto da protagonista la società veneta è riuscita ad approdare, per la prima volta nella propria storia, nel Campionato Nazionale di Serie C. La squadra del quartiere di Borgo Venezia ha raggiunto un risultato storico, migliorando la promozione in Lega Pro Seconda Divisione avvenuta nella stagione 2013/2014 che fino a quest’anno per gli almanacchi era il torneo più prestigioso mai disputato.
Quali sono stati i segreti del vostro successo?
“Bisogna sempre programmare per poter ottenere risultati importanti, non si possono inventare dei miracoli dal nulla. Dopo la retrocessione avvenuta tre anni fa abbiamo sempre disputato ottimi campionati aggiungendo ogni anno dei tasselli funzionali al progetto. Abbiamo sempre offerto grande tranquillità ai calciatori”.
Ci sono giocatori che durante la sua esperienza professionale la società ha lanciato nel professionismo?
“Abbiamo puntato su tanti ragazzi giovani negli ultimi anni; ma tra gli atleti che maggiormente si sono distinti nelle categorie superiori menziono Andrea Nalini del Crotone che ha qualità enormi, purtroppo frenate da tanti infortuni. Ma non è il solo: Brighenti alla Cremonese e Paleari al Cittadella stanno facendo ottime cose in Serie B mentre in Serie C a Monza sta facendo bene anche Trainotti”.
Il vanto principale di questa società è la propria “atipicità”, infatti il DS Zuppini sottolinea con enorme piacere questa caratteristica: “Siamo una società atipica che si è sempre migliorata negli anni secondo una mentalità ben precisa e senza strafare. Abbiamo in gestione oltre al settore giovanile anche una squadra di promozione e attualmente abbiamo 500 calciatori tesserati che valutiamo e aiutiamo a crescere anno dopo anno. Il risultato deve arrivare tramite il gioco, è questa la cultura che imponiamo ai ragazzi. Non ci interessa avere in rosa la punta importante che risolve da sola le partite, noi valorizziamo un collettivo aldilà della categoria nella quale giocherà ogni singolo atleta in futuro. Per noi conta solo la mentalità con la quale esso approccia al mondo del calcio puntando a renderlo determinante nel campionato più adatto alle sue qualità. Da quest’anno, con l’aiuto del comune abbiamo apportato delle migliorie alle nostre strutture per adattarle alla Serie C. Il nostro presidente è un uomo che vive per la Virtus, ne è presidente dal 1982 e contemporaneamente lo allena dal medesimo anno”.
Cosa vi aspettate dal prossimo campionato?
“Dovremo cercare di ottenere una storica salvezza in un campionato totalmente diverso da quello di questa stagione. Contemporaneamente però tenendo presente che il calcio attualmente è molto pericoloso, il rischio di sparire deve essere tenuto bene in considerazione da parte di ogni squadra”.
FOTO FONTE PROFILO FACEBOOK VIRTUS