VOLLEY FIDELIS TORRETTA, COACH ALFIERI: “CHE BELLO E’ VINCERE IL CAMPIONATO CON MAMMA GIOCATRICE!”
La Calabria ed in modo particolare il piccolo centro di Torretta di Crucoli ci regalano un’altra vicenda da Il Bello dello Sport. Stiamo parlando della società Volley Fidelis Torretta, fresca di promozione in serie B2, tra le cui fila, nel ruolo di palleggiatrice, gioca la sudcoreana Lye Young Won che il prossimo 16 giugno festeggerà il suo 57esimo compleanno. Non finisce comunque qui… la storia della Volley Fidelis Torretta è anche legata alle sorti della famiglia Alfieri: mamma Lye che da oltre quindici anni vive a Cutro, nel ruolo di regista, il figlio Giuseppe Boram Alfieri a guidare la squadra in panchina con i gradi di allenatore. Vincere un campionato con la mamma in campo in qualità di giocatrice ed il figlio nel ruolo di allenatore, una cosa più unica che rara… che potrebbe essere davvero l’unico caso al mondo. La prima domanda è… cosa si prova a conquistare la promozione con mamma giocatrice? “Beh, sicuramente è una bellissima sensazione, qualcosa che in pochissime persone, o probabilmente nessuno, farà mai. E’ il coronamento di un mio sogno coltivato tra le mura di un palazzetto con la persona che più mi è stata vicina nella vita ed è il mio primo pilastro”. Com’è nata l’idea di chiedere… nonostante l’età… alla mamma di dare una mano alla vostra squadra? “Beh, l’idea – prosegue lo stesso Giuseppe Boram Alfieri – nasce quando a settembre inoltrato nella nostra regione non trovavamo una palleggiatrice che potesse farci fare il salto di qualità che ci serviva per fare un campionato di buon livello, e allora sapendo quali fossero le sue doti ormai riconosciute da tutti gli addetti ai lavori, le ho chiesto di venire a darmi una mano, e a quanto pare è stata una scelta azzeccatissima”. In casa si parla dunque solo di pallavolo? “Per niente, anzi cerchiamo di tenere fuori dalle mura di casa i discorsi sul volley, o sarebbe controproducente per la tranquillità di tutta la famiglia. Ogni tanto certo può capitare, soprattutto durante la stagione per discutere su alcuni aspetti della squadra, ma non andiamo mai oltre, insomma lo stretto necessario”. In palestra può nascere invece qualche conflitto di interessi? “Per niente, mia madre quando è arrivata ha subito messo in chiaro le cose, avevo la sua massima fiducia e non sarebbe mai entrata nelle decisioni mie sulla tattica o sugli allenamenti, mantenendo la sua massima professionalità, anche se magari per esperienza ed età avrebbe potuto tranquillamente fare la parte della primadonna”. Infine ci racconti la mamma giocatrice? “La mamma giocatrice? E’ stata ancora l’alzatrice più forte del campionato appena concluso, una regista esemplare sia tecnicamente che tatticamente, ma soprattutto un punto di riferimento per chiunque voglia entrare a far parte del nostro sport, un’icona che per me tutti i pallavolisti giovani dovrebbero conoscere ed imitare. Le piace giocare – termina Giuseppe Boram Alfieri – al contrario di tutte le altre alzatrici che giocano in queste serie, molto con i centrali, e giocare palle veloci anche con le altre attaccanti per velocizzare la manovra d’attacco”. In quest’angolo di Calabria, la provincia di Crotone è felice, il Bello dello Sport è anche questo…
Foto gentilmente concessa da Giuseppe Boram Alfieri