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“Yes, we Kean”: l’Italia U19 cede solo ai supplementari contro il Portogallo, ma c’è da sperare per il futuro

La rinascita sportiva di un Paese calcistico passa giocoforza attraverso la capacità di lanciare talenti di belle speranze nelle nazionali giovanili, con l’auspicio che l’esperienza vissuta da questi giovani virgulti in queste selezioni possa fungere da trampolino di lancio ideale per un futuro roseo nella compagine maggiore: con questo intento, l’Italia Under 19 di Nicolato ha affrontato l’Europeo di categoria in Finlandia, ricevendo elogi da tutti gli addetti ai lavori per i risultati ottenuti, a prescindere da quelli raccolti meramente sul rettangolo verde. Gli azzurrini, la cui rosa è costituita da diversi elementi di grande prospettiva come Melegoni, Zaniolo, Tonali, Pinamonti, Scamacca, Kean, Brignola e tanti altri, hanno saputo vendicare la debacle dei colleghi incapaci di qualificarsi finanche ai mondiali russi, rendendosi artefici di un brillante cammino che li ha condotti ad un passo dal trionfo, sconfitti solo per 4-3 dal Portogallo ai supplementari al termine di una gara pirotecnica e vibrante, contraddistinta da un andirivieni clamoroso di emozioni. Lusitani campioni d’Europa under 19 nella loro storia.

I ragazzi di Nicolato, scesi in campo con diversi calciatori nati nel 2000 a dispetto di avversari tutti classe ’99, hanno palesato buone doti tecniche, spirito di gruppo e caparbietà, riuscendo a raddrizzare momentaneamente le sorti di una sfida che sembrava ormai arridere ai colori lusitani, già durante i tempi regolamentari. Infatti, dopo le reti realizzate dai portoghesi con la complicità di Plizzari, croce e delizia di questa Nazionale con i suoi interventi prodigiosi e le sue estemporanee incertezze, l’Italia non ha mollato ed ha saputo realizzare due reti grazie a Kean. L’attaccante scuola Juve, simbolo della multietnicità della nostra selezione, ha siglato due gol di pregevole fattura, dimostrando di non essere stato per caso il primo “millennial” a timbrare il cartellino nella massima serie. Il Portogallo ha fatto valere la sua qualità nel corso dei supplementari con Joao Felipe, abile a convergere da sinistra ed a battere Plizzari con un destro imparabile, approfittando di un’amnesia difensiva degli azzurrini. “Partita finisce quando arbitro fischia?” Niente di più vero: Gianluca Scamacca ha realizzato il gol del 3-3 eseguendo un gran movimento da prima punta, ma Correia ha riportato avanti i lusitani con una rete da ariete puro. L’Italia ha ceduto, dunque, solo dopo 120’, ma può ugualmente salutare con un sorriso a 32 denti la rassegna continentale finlandese: i ragazzi di Nicolato, al netto di peccati veniali di gioventù commessi soprattutto nel pacchetto arretrato, hanno rivelato le qualità di tanti ragazzi che costituiranno (si spera) la spina dorsale della nostra Nazionale negli anni a venire. Il secondo posto dell’Under 20 segue gli ottimi risultati conseguiti negli scorsi mesi dalle altre selezioni giovanili. Non bisogna disperare: il calcio italiano tornerà a dire la sua!

fonte foto La Repubblica

corradobarbarisi@hotmail.it

Ingegnere elettronico di primo livello. Giornalista pubblicista dal 26 novembre 2015